Il progetto

Un giardino o un orto verticale in casa, con la lana e la tecnica idroponica, oggi è possibile grazie al progetto “Senza Terra Coltivare in lana”.
Una soluzione ecologica nata per riciclare una risorsa caduta in disuso, la lana di pecora Bergamasca.
Il progetto, investendo questo materiale in produzioni a km 0, risponde a un secondo problema: la voglia di autoproduzione alimentare e la carenza di terreni sani in citta. Da oggi infatti si può coltivare in casa senza l’uso di sostrati derivati dal petrolio.

Senza terra coltivare in lana propone

  • prodotti per fare un orto o giardino verticale in casa, usando la lana con le tecniche idroponica e acquaponica
  • Istallazioni e allestimenti come l’orto giardino verticale in lana del Centro 3T
  • incontri di orto terapia presso il centro di orto terapia di Sellero, o presso sedi di associazioni, scuole ed enti.

Possiamo parlare di filiera corta, autoproduzione alimentare urbana e non, di equo e solidale, green job e decrescita felice, economia circolare. Oppure del valore simbolico, che intesse la cultura occidentale, del gregge, dell’agnello e del pastore, con tutti i suoi infiniti risvolti spirituali e politici.

La pastorizia, per millenni perno dell’economia, ha dettato con le proprie necessità la struttura sociale e l’organizzazione di vasti territori, unificandoli dalla montagna alla pianura in una “continuità transumante”. Poi è intervenuto il latifondismo della pianura e l’industrializzazione della montagna, e tutto è cambiato; eppure oggi più che mai, sulla “pelle” delle pecore, si incontrano e scontrano esigenze e contraddizioni del nostro tempo.

Senza terra coltivare in lana è dunque anche un progetto agricolo, un progetto scientifico ma non meno un progetto artistico e di design… che attraverso azioni, idee e produzioni, ha l’ambizione di esprimere una visione di quello che può essere, oggi, una ruralità contemporanea. Una possibilità che per essere credibile e sostenibile deve rinnovarsi, nei modi, negli strumenti e nelle competenze, lasciando aperte tutte le strade di sviluppo possibile.

L’associazione non svolge attività commerciale, ma a fronte di una donazione a sostegno della attività di progetto distribuisce i prodotti per la loro sperimentazione e si presta per incontri e cicli di orto terapia.

I donatori sono ritenuti partecipi del progetto e saranno tenuti aggiornati sulle attività formative, gli incontri e le scoperte/produzioni dell’associazione; saranno attori partecipi delle ricerche: attraverso il loro uso dei prototipi e la sperimentazione delle nostre pratiche terapeutiche l’associazione individuerà migliorie e nuove strade di ricerca da intraprendere!

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