Coltivazioni acquaponiche e idroponiche tra Saviore dell’Adamello e Sellero

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Nel modulo portato da Bienno a Saviore dell’Adamello, dopo la prima fioritura, Calendula e Borragine sembrano aver perso vigore. La Borragine non ha gradito il letto di crescita sin dall’inizio, credo che  l’impianto radicale abbia bisogno di più profondità rispetto al nostra piccola vasca di soli 11 cm. Ma in questa lotta per la sopravvivenza sono comunque riusciti ad andare a seme…prima che pomodori e i fagioli monopolizzassero la scena. Il modulo prende luce diretta solo un paio d’ore al giorno e questa…vi sembrarà strano sentirlo… è un’estate piovosa e fresca qui a 1200 metri sul livello del mare.

Tutt’altra faccenda sono i moduli di Sellero…dove tutto è esploso. In questi due moduli (che prima si trovavano a Ponte di Legno e Vezza d’Oglio), le piante non possono contare sul nutrimento dei pesci, ma in un sacchettino di organza è stato messo un pugno di lana sucida…e al momento non sembrano manifestare carenze particolare. Belli gli adattamenti “formali” che hanno scelto. per distribuire pesi, iseguire la luce e cercare legature improbabili…come il fagiolo che partendo dal primo modulo a destra arriva fno a aquello di sinistra…la vasca giovane, trapiantata solo sabato. 

Ma non smettete di seguirci questa settimana ci attendono grandi lavori e nuove sperimentazioni! …e poi domenica apriamo, in occasione della Maialonga di Sellero il percorso multisensoriale della Vasca SEB

Camminata enograstronomica Sellero

 

…con una grande (ma proprio grande) sorpresa.  A presto!

F. C.

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